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Autore Viva Zapatero
gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 14-09-2005 12:32  
no, molti sono ghli stess che si occupano anche delle rispettive pagine di spettacolo (e tv).
e sono sempre gli stessi che difendono l'arroganza di molti registi/produttori nelle varie conferenze stampa dope aver fischiato in sala...

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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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klaus85

Reg.: 25 Lug 2004
Messaggi: 450
Da: marigliano (NA)
Inviato: 15-09-2005 11:32  
Domani esce al cinema,speriamo che verrà proiettato qui...
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con te non ho finito, neanche per il cazzo! ho una cura medioevale per il tuo culo!

Marcellus Wallace in Pulp Fiction

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 16-09-2005 01:14  
Già pubblicato nel blog

Dopo l’inopportuna e pretestuosa soppressione dal palinsesto notturno di Raitre del suo programma (più o meno) satirico, Sabina Guzzanti opta per armi più fini (se così si possono definire), dedicandosi al cinema, e scrivendo un film di denuncia sulla sua trasmissione di denuncia. Un’involuzione di generi e espressioni comunicative paurosa, che dà però vita al frizzante “Viva Zapatero”, film/documentario di accusa/propaganda che di tutto tratta tranne che degli spagnoli e del loro primo ministro.
La Guzzanti si rifà agli ormai celeberrimi film a tesi di Michael Moore, costruendo il documentario per metà con interviste realizzate ad hoc, per l’altra con sketch e parodie ripresi dai suoi programmi o da programmi di satira internazionali. La tesi che enuncia si distingue in modo netto nel film dal (brutto) cinema di Moore per due principali motivi: il primo, non indifferente, l’afferenza della Guzzanti al mondo della satira informativa, tutt’altra cosa rispetto al documentarismo d’inchiesta. Il secondo, non meno importante (anzi) del precedente, è l’autoreferenzialità della costruzione del prodotto cinematografico. Sono questi i due aspetti fondamentali che segnano “Viva Zapatero”, al di là dell’enunciato della tesi che, rispolverando argomenti e teorie un po’ lise a dire il vero, si concentra sulla possibilità di far televisione e sul limbo di confine tra satira e informazione nel servizio di Stato.
Il primo punto su cui la Guzzanti costruisce (non si sa quanto consapevolmente) la sua identità di cineasta, smarcandosi da facili analogie con un certo tipo di documentarismo d’assalto, è la sua identità pubblica di show-woman del mondo della satira impegnata. Ed è dunque sull’impegno che la regista (o si dovrebbe dire montatrice, o protagonista?) fonda il suo film, creando una dissonanza tra il tono con il quale affronta (in voice off) la vicenda, con la relativa costruzione dell’impianto musicale e sonoro, e il materiale che funge da contenuto vero del film, materiale che, raccogliendo in gran parte spezzoni di programmi satirici (di casa Guzzanti e non), non si presta agevolmente ad un tipo di lettura seriosamente militante. Non si capisce se sia una dicotomia cercata, ma si avverte un’inadeguatezza del ritmo delle immagini rispetto al tentativo ricerca di un tono pacato e incedente.
Secondo punto (a nostro avviso, in questo caso, di debolezza) interessante nell’analisi della costruzione del film è l’autoreferenzialità del racconto a tesi portato avanti dalla pellicola. Essendo parte in causa, la Guzzanti non esita ad affiancare alla sua tutte le situazioni di “precarietà del posto di lavoro”, chiamiamole così, del mondo televisivo, ma non solo. Finisce addirittura per avocare alla categoria degli emarginati dal potere l’ottimo Ferruccio de Bortoli, oggi silla sella del direttore nel più grande quotidiano economico italiano. Esempio di come l’analisi della Guzzanti sia in diversi punti fumosa, senza uno scopo preciso, pur venendo aiutata da interviste imbarazzanti (per gli intervistati) dell’establishment politico italiano.
La sequenza (?) finale è paradigmatica di questi due grandi vizi (?) da cui il film trae linfa, presentando in maniera drammaticamente partecipe e accorata quella che è stata la grande festa dell’Auditorium romano nella serata della seconda puntata del programma.
Un buon film di propaganda, che sarà duro terreno di scontro fra le parti, ma che non aggiunge nulla di nuovo né di decisivo nell’autunno cinematografico, se non per un’eco che con il cinema (anche quello veramente politico) non c’entra nulla.

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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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ipergiorg

Reg.: 08 Giu 2004
Messaggi: 10143
Da: CARBONERA (TV)
Inviato: 17-09-2005 09:19  
quote:
In data 2005-09-12 18:34, Hellboy scrive:
muovera' senza dubbio qualcosa....
la Guzzanti sembra una comunista di 50 anni fa.
non me piace per nniente.
meglio il fratello.






in effetti lui mi fa sempre scompisciare. Lei invece mi strappa qualche raro sorriso.
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Spock: We must acknowledge once and for all that the purpose of diplomacy is to prolong a crisis.

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0Kway0

Reg.: 14 Set 2003
Messaggi: 64
Da: Cologna Veneta (VR)
Inviato: 22-09-2005 14:15  
Visionato domenica sera al "Porto Astra" di Padova gremito di gente per la presenza della regista che presentava il proprio documentario.

Alcune interessanti considerazioni:
http://www.avmagazine.it/news/cinema/397.html


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stevie

Reg.: 26 Feb 2004
Messaggi: 2135
Da: viterbo (RM)
Inviato: 23-09-2005 13:16  
Qualche sorriso si fa, ma troppo livore ostentato.
I don't care. (non cit.)
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Save the cheerleader, save the world

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Zenzero

Reg.: 13 Ago 2004
Messaggi: 243
Da: trento (TN)
Inviato: 23-09-2005 23:15  
Non lo trovo un film "di parte", perchè non contiene supposizioni inventate, ma dati reali, tesi condivisibili e interviste molto sobrie.

Sono uscito dalla sala con una certa malinconia, stessa malinconia che provai quando uscii da F.11.

Non commento altro perchè non vorrei andare off-topic ed entrare in politichese.
Unica cosa, testimonianze credibili, quali Santoro, Grillo, Biagi, Luttazzi e company


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Noi vogliamo guardare,
il dubbio ci punisce!
E l'orizzonte fugge in un eterna fuga!

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millio

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 2394
Da: cagliari (CA)
Inviato: 24-09-2005 00:19  
Il documentario della Guzzanti è davvero una piacevolissima sorpresa.
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IOMA

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ermejofico

Reg.: 17 Ago 2005
Messaggi: 662
Da: roma (RM)
Inviato: 25-09-2005 11:13  
Sono stato trascinato a forza a vedere il film dela Guzzanti e mi sono seduto con la convinzione di stare per assistere ad uno scontato "best of" dei programmi televisivi dell'attrice, con tanto di amici e sodali venuti a fare una comparsata promozionale, pronti a ricambiare il favore alla prima occasione. Niente di più lontano dalla realtà: il documentario della Guzzanti mostra con grande acume come avvenga lo scivolamento di una classe politica ed intellettuale di fronte all'affermasi di un fenomeno politico autoritario nel nostro paese. Ed ecco allora i politici di sinistra che, di fronte all'abuso evidente, invitano a "moderare i toni"(Petruccioli e la Annunziata, con le gote gonfie ed i modi spicci sono ancora più grotteschi delle maschere elaborate dai truccatori...); ecco i giornalisti che devono "affrontare la dura realtà della vita professionale", ecco i legulei pronti a trovare complicati stratagemmi giuridici per correre in aiuto al vincitore.
I toni da "comunisti anni cinquanta", che taluno ha pensato di intravedere, a me sono proprio sfuggiti. Le proteste contenute nel film hanno alla base modestissimi principi liberali (primo fra tutti, la libertà di espressione) ed i rimedi invocati, propaganda elettorale e legislazioni antimonopolistiche, sono quanto di più democratico-borghese si possa immaginare.
Per finire, il lamento di De Bortoli potrà anche apparire forzato ma bisognerebbe ricordare che una tappa fondamentale nell'ascesa di Mussolini, fu proprio la cacciata del liberalissimo Albertini dalla direzione del Corriere della Sera. Corsi e ricorsi...


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Madleine

Reg.: 02 Ago 2005
Messaggi: 323
Da: trento (TN)
Inviato: 25-09-2005 13:45  
è un film che secondo me lascia sfiduciati verso la situazione quasi da regime che abbiamo in italia se è possibile più di quanto lo si poteva essere prima della visione del film, o almeno questa è stata la mia impressione, ho trovato tra l'altro prezziosissime le testimonianze dei grandi assenti della tv e dei giornalisti e uomini di satira stranieri...è un film che dice molto e che potrebbe smuovere un bel po gli animi...potrebbe...

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Franz69

Reg.: 07 Ott 2005
Messaggi: 226
Da: Roma (RM)
Inviato: 20-10-2005 15:01  

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Franz69

Reg.: 07 Ott 2005
Messaggi: 226
Da: Roma (RM)
Inviato: 20-10-2005 15:14  
Scusate il messaggio vuoto partito per sbaglio!!!!!!!!!!!!!!!!!
E scusate se riprendo un vecchio topic!!!!!
Ma volevo dire la mia sul film della Guzzanti...
Intanto devo dire che a me i film di M. Moore, criticati in alcuni messaggi, sono piaciuti moltissimo!!!!!!!!!!! Sono dei documentari militanti, OK, però fatti molto bene e notevolmente coinvolgenti a livello emotivo, che per un documentario non è poco!!!!!!!!!!!
Così come il documentario della Guzzanti, che fra l'altro mette un magone addosso incredibile... si esce dalla sala sconsolati e questa è stata l'impressione di tutti i miei amici che (in tanti!!!!!!!!!!! ...bene, bene!!!) l'hanno visto. Anch'io alla scena della redazione sel Corsera, dico la verità, mi sono commosso... come nelle scene finali, dove potevo fare il solito "c'ero anch'io", tra le migliaia di persone accorse all'Aditorium di Roma...
Anch'io ero andato a vedere il film senza troppe aspettative e invece il film della Guzzanti era molto migliore di quello che pensassi!!!!!!
Inoltre devo contraddire, nel mio piccolo, chi diceva che è meglio il fratello... ho visto entrambi a teatro, Corrado una volta e Sabina due volte, una volta in una mitica lettura di un testo di Brecht al Vascello (di Roma, of course...)... ebbene, lei è mille volte più brava di lui!!!!!!!!
Lui è "solo" un bravo caratterista televisivo, lei un'artista poliedrica, capace di tenere la scena a teatro in maniera magistrale...
Il suo film, in questa Italia di m..., è davvero utile e dice cose che è meglio ripetere che non sentire affatto... (raccapricciante la testimonianza dell'ex-direttore dell'Unità sulla nascita del fascismo... bleah!!!!!!!!!!)

Ciao a tutte/i!!!!!

Franco
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Loach, Truffaut, Rohmer e Reitz...
I miei preferiti...

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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 20-10-2005 15:16  
quote:
In data 2005-09-12 18:34, Hellboy scrive:
muovera' senza dubbio qualcosa....
la Guzzanti sembra una comunista di 50 anni fa.
non me piace per nniente.

meglio il fratello.




Su questo credo non ci siano dubbi
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Profundis - L'anima nera della rete

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Logan71

Reg.: 16 Ott 2005
Messaggi: 3331
Da: TERRACINA (LT)
Inviato: 20-10-2005 16:05  
quote:
In data 2005-10-20 15:16, stilgar scrive:
quote:
In data 2005-09-12 18:34, Hellboy scrive:
muovera' senza dubbio qualcosa....
la Guzzanti sembra una comunista di 50 anni fa.
non me piace per nniente.

meglio il fratello.




Su questo credo non ci siano dubbi


Secondo me invece sbagliate su un'aspetto importante di sabina Guzzanti...è molto arguta forse più penetrante e anche più coraggiosa del fratello (che brutta fine hanno fatto tutti e duecmq...altro che censura...hanno resuscitato torquemada!)
Il Film mi ha intristito proprio come fece quello di Moore...come dico sempre siamo un paese di pecoroni...che tristezza
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Sono il migliore in quello che faccio...ma quello che faccio a volte non è sempre piacevole...Snikt!
Né l’Uomo Ragno né Rocky, né Rambo ne affini farebbero ciò che faccio per i miei bambini, SONO UN EROE!
Io li odio i Nazisti dell'Illinois!

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calciofilo

Reg.: 04 Ott 2005
Messaggi: 104
Da: san paolo (NA)
Inviato: 20-10-2005 16:15  
quote:
In data 2005-09-14 12:12, gatsby scrive:
quote:
In data 2005-09-12 16:22, oronzocana scrive:
quote:
In data 2005-09-12 16:16, gatsby scrive:

Davvero ridicola l'esaltazione della stampa a Venezia... era proprio lei che si voleva colpire!





perchè?



perchè nel film oltre ad accusare Berlusconi, si criticano anche i giornalisti che invece di asservirsi al potere potrebbero alzare la voce, e far vedere di non essere d'accordo. Quegli stessi giornalisti quindi descritti come codardi, sono poi quelli che osannano la Guzzanti.
A me sembra davvero grottesco.
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"Mentre tu hai una cosa, questa può esserti tolta. Ma quando tu la dai, ecco, l'hai data. Nessun ladro te la può rubare. E allora è tua per sempre."

Il mio blog

[ Questo messaggio è stato modificato da: gatsby il 14-09-2005 alle 12:31 ]


E dunque, siccome la Guzzanti avrebbe rivolto a loro i suoi strali, avrebbero dovuto guardarsi dall'osannarla e far passare il film sotto silenzio? Mah..

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